mercoledì 12 aprile 2017

Alla ricerca dei sentieri perduti

Trek dei villaggi (1° giorno)

Difficoltà: EE
Quota partenza (m):784
Punto più alto (m): 1300
Dislivello complessivo (m): 516
Località partenza: Pontboset
Dormire: B&B Bec Raty


L'Associazione Vivre Champorcher ha deciso di creare un trek dei villaggi per far conoscere le bellissime frazioni nel Comune di Pontboset e Champorcher. 
Insieme ad Aksinia del Ristorante Mellier e ad Amato, esperto di escursionismo e grande conoscitore della valle, partiamo per verificare segnaletica e tempi del primo tratto: Pontboset - Crest - Fournier - Pontboset.

Mentre il tratto Pontboset-Crest è molto conosciuto, così come il tratto Fournier- Ponboset, il collegamento Crest-Fournier, stando ai più, non esiste. Io ricordavo però di aver raggiunto, anni fa, Fournier da le Creux e alcuni abitanti di Ponboset dicevano che una volta c'era un sentiero che collegava Crest a Fournier ma che ormai non esisteva più. Secondo la maggior parte delle persone siamo destinati a perderci! Però un percorso ad anello sarebbe l’ideale. Partiamo quindi in esplorazione.
Dal parcheggio di Pontboset, attraversiamo il centro storico e scendiamo in direzione Crest, attraversando il bellissimo ponte.
Imbocchiamo la vecchia mulattiera che portava al Crest e a les Creux prendiamo la scorciatoia che ci porta al Crest di sotto, dove si trova il Ristorante La Louye Su La Goumba di Lucia, che avrebbe dovuto essere con noi oggi, ma era impegnata a preparare manicaretti per il pranzo pasquale.



Saliamo al Crest di sopra, attraverso il villaggio. Le vecchie case sono bellissime e ci sono scorci affascinanti. 





Al Crest di sopra, raggiungiamo il vecchio forno, ancora oggi utilizzato per cuocere il tipico pane di segale. 

Vediamo una lapide che ricorda la morte di un giovane che si era recato al torrente, partendo da qui. Esattamente il sentiero che stiamo cercando. 
Senza grandi difficoltà, individuiamo il sentiero e iniziamo a percorrerlo. 


Aksinia ci stupisce tirando fuori dallo zaino un falcetto che, prontamente, cede ad Amato per liberare i tratti in cui la vegetazione ha invaso il sentiero. In alcuni punti occorrerebbe il motosega, ma il nostro intento è di rendere quantomeno visibile la traccia.





Con grande entusiasmo tagliano, tirano, spostano. Io, reduce da un bel mal di schiena, mi limito a tirar via i pezzi più leggeri e, ovviamente, a documentare il tutto!

Il sentiero è più lungo di quanto ci aspettassimo e, a tratti, quando il bosco si apre, scorgiamo, dall’altra parte della valle, le frazioni di Fournier, che costituiscono la nostra meta: Verney, Barmafumo, Cotetta, Boillas, Devine, Boretta, Delivret e Folietaz.

 Infine giungiamo al torrente. A breve dovrebbe comparire il ponte. 
Ahimè il ponte compare, ma è crollato!  
Mentre Aksinia ed Amato provano a creare un guado con pietroni e pezzi di legno, io fotografo uno strano fiore.


Infine, abbandonando l’impresa, individuiamo un punto in cui, fra i massi, è rimasto incastrato un grande tronco e, dall’altro lato, un albero sporge sulle acque impetuose con alcuni rami.
Momento adrenalinico e… siamo dall’altra parte. Salvi!



Qui non ci sono più tracce di sentiero ma in pochi minuti raggiungiamo il sentiero N. 3 che congiunge Pontboset alla valle della Manda.
 


Scendiamo quindi, attraversando i villaggi di Fournier, in ognuno dei quali c’è una particolarità che li rende unici, dalla chiesetta, alle fontane, alle stalle..








A Folietaz imbocchiamo in salita il sentiero che ci dovrebbe riportare a le Creux. Non me lo ricordavo così impegnativo. Tuttavia bisogna far attenzione a dove si mettono i piedi in quando il sentiero non è stato pulito da molto tempo e, in alcuni punti, è esposto. 

Raggiungiamo nuovamente il torrente e, sorpresa, anche qui il ponte è crollato!!
Fortunatamente, guadarlo è questione di pochi minuti, in quando non c’è molta distanza fra i pietroni.

Saliamo ancora e raggiungiamo infine le Creux e, da lì, scendendo per una vecchia scorciatoia, rientriamo a Pontboset.



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